Ho invitato il Sindaco a trovare le modalità per condividere con la città le idee, i progetti, gli investimenti che l’amministrazione ha immaginato e presentato in occasione della candidatura di Lucca a “Capitale italiana della cultura 2026”.
Credo sia doveroso, rispettando ovviamente i regolamenti, informare la cittadinanza dei sogni e dei progetti che dovrebbero rendere Lucca capitale della cultura, soprattutto perché ritengo che il dossier presentato non è stato il risultato di un percorso condiviso e partecipato con la città. Si tratta di aver previsto milioni di investimenti e immaginato azioni sul territorio che, nel caso si vincesse, andrebbero ad incidere fortemente nel tessuto cittadino in ambito culturale e non solo.
Fate caso alle risposte del Sindaco: prima dice che non si può fino alla proclamazione del vincitore, poi, dopo essermi permessa di sottolineare che altre città candidate hanno trovato i modi per rendere la cittadinanza protagonista nel costruire il progetto e soprattutto informata (è sempre accaduto anche nelle edizioni passate), il Sindaco spiega che è semplicemente una decisione di chi ha scritto il dossier.
Bene, oggi sappiamo che la città è tenuta all’oscuro per semplice strategia, una sorta di “portafortuna”. Andiamo bene.
Ilaria Vietina