La maggioranza in Consiglio comunale continua a dimostrare un atteggiamento di inerzia e deresponsabilizzazione sul futuro ingresso di Geal in Gaia. Di fronte a un tema di rilevanza strategica per la gestione del servizio idrico, l’amministrazione si limita ad accettare un destino già scritto, limitandosi a scaricare colpe sul passato senza fornire alcuna strategia o soluzione politica concreta.
È inaccettabile che chi governa la città si limiti a puntare il dito contro chi li ha preceduti, senza proporre alternative credibili o difendere l’autonomia della città di Lucca con azioni incisive. Se l’ingresso di Geal in Gaia è ormai considerato inevitabile, sarebbe quantomeno doveroso spiegare ai cittadini quali siano i benefici di tale operazione, quali siano le garanzie per la qualità del servizio e se esistano margini per una trattativa più vantaggiosa. Invece, ci troviamo di fronte a un’amministrazione che pare aver gettato la spugna, preferendo adottare una narrativa fatalistica piuttosto che affrontare con determinazione l’attualità del problema e il suo futuro.
Il tema della gestione dell’acqua non è una questione tecnica da archiviare con un semplice «non possiamo farci nulla». È una questione politica di primaria importanza, che merita dibattito, trasparenza e visione a lungo termine. Eppure, da parte della maggioranza manca un disegno chiaro: si dice di contatti con gli amministratori di Gaia ma non vi è traccia di documenti o informazioni esaurienti, non vi è l’ombra di un progetto per salvaguardare l’efficienza del servizio idrico né per assicurare ai cittadini che questa transizione non si traduca in un peggioramento delle condizioni tariffarie o della qualità del servizio.
Oggi registriamo l’inadeguatezza del percorso della commissione speciale che non ha portato a nulla di propositivo limitandosi nel ribadire alcuni obiettivi che erano alla base del lavoro comune. Sono passati tre anni dall’insediamento della giunta Pardini, ma la politica che si limita a guardare indietro non è politica: è mera rassegnazione. I lucchesi meritano di sapere quali siano le prospettive concrete per il futuro del servizio idrico, quali siano le strategie messe in campo per evitare un peggioramento della situazione e, soprattutto, perché questa amministrazione sembri più incline ad accettare supinamente gli eventi piuttosto che incidere su di essi con decisione. Il Consiglio comunale non può ridursi a un’arena di accuse sterili e mistificazioni: servono risposte, servono soluzioni.
È ormai chiaro che, dopo l’ingresso di Geal in Gaia, bisognerà attendere la fine di questa legislatura e una nuova maggioranza per dare vita ad azioni concrete che evitino l’ingresso nella Multiutility fiorentina. Solo un cambio di governo cittadino potrà restituire alla politica il ruolo di guida e non di spettatore passivo di scelte già scritte altrove.
Ilaria Vietina