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Hanno deciso di rimuovere le bandiere del Tibet e del popolo Sahrawi

Le bandiere del Tibet e del popolo Sahrawi saranno rimosse dall’aula del Consiglio comunale.
Le due bandiere erano esposte rispettivamente da 23 e 8 anni, a dimostrazione dell’attenzione e del sostegno della città di Lucca nei confronti di due popoli oppressi che da anni resistono per la libertà di esistere.
Spostare le bandiere è un nuovo atto che segue la rimozione dello striscione dedicato a Giulio Regeni e della bandiera della Pace. Queste sono le priorità della destra lucchese che sceglie di mettere nell’ombra i simboli per tentare di sminuire l’impegno della comunità lucchese, evidentemente ignorato da alcuni consiglieri, che da sempre è attenta e impegnata nei confronti dei più deboli e di chi, subendo torture, ha perso la vita.
Ascoltare che “il problema non sono le bandiere ma questa tendenza che abbiamo a simpatizzare per i più deboli quando c’è un conflitto, non sempre il più debole è quello che ha ragione” o associare la situazione del popolo tibetano e del Sahrawi con vicende terroristiche descrive l’attuale livello culturale di certa politica che con convinzione e determinazione vogliamo contrastare per il bene della città. É una questione di civiltà e di futuro.
Ilaria Vietina