Riscoprire Piazza Anfiteatro: un luogo di socialità e cultura per tutte e tutti.
In Consiglio comunale si è discusso di Piazza Anfiteatro, uno dei simboli più suggestivi e conosciuti della nostra città, che rischia di essere percepita esclusivamente come meta turistica, luogo di foto ricordo e selfie anziché come uno spazio di vita quotidiana per i cittadini.
La sua particolare conformazione, unicità architettonica conosciuta in tutto il mondo, deve poter rappresentare una nuova opportunità di socialità divenendo luogo vivo e pulsante di incontro e cultura, in grado di unire bellezza, socialità e riflessione.
Il confronto è nato grazie al sollecito di questi mesi del consigliere Bianucci che ha portato il tema all’attenzione del Consiglio comunale che, nella seduta di ieri sera, ha votato un ordine del giorno in cui si invita Sindaco e Giunta a sensibilizzare e realizzare iniziative rivolte alla cittadinanza per la riscoperta storica, sociale e culturale di Piazza Anfiteatro.
Nel mio intervento ho ribadito i suggerimenti e le proposte già fatte in commissione cultura. Sono tante le iniziative realizzabili (mostre fotografiche, iniziative storiche, eventi musicali) ma, coinvolgendo le Associazioni del territorio, gli abitanti e i commercianti della zona, credo si possa dare spazio anche ai libri e alla lettura.
La proposta non è casuale: lo scorso anno abbiamo assistito alla triste chiusura di due importanti librerie storiche, segnali di una crisi che non riguarda solo il commercio, ma il valore che diamo alla cultura come elemento fondante della comunità. Dare spazio ai libri e alla lettura in Piazza Anfiteatro significherebbe non solo onorare le intenzioni e le proposte emerse nel dibattito di quei mesi estivi, ma anche lanciare un messaggio chiaro: la cultura è un bene comune, che merita di essere celebrato e difeso.
Immagino un calendario di eventi e iniziative che faccia vivere la piazza (magari insieme ad altri luoghi) grazie alla scrittura e alla lettura: mercatini del libro usato, incontri con autori, reading serali al lume di candela, festival dedicati ai giovani scrittori e persino laboratori per bambini. La forma circolare della piazza si presta perfettamente ad ospitare piccoli salotti letterari, creando uno spazio unico e accogliente per la condivisione di idee e storie. Inoltre, grazie alla collaborazione con le scuole, la Biblioteca Agorà e le Associazioni culturali, questi eventi potrebbero coinvolgere prima di tutto i cittadini, giovani e famiglie, facendo sentire tutti parte di un progetto comune.
Nel progettare e programmare la nuova vita di Piazza Anfiteatro, darei la giusta rilevanza alla panchina rossa presente nella piazza in ricordo di Vania Vannucchi, nostra concittadina vittima di femminicidio, al significato che essa ha e ai valori che esprime di solidarietà, impegno e speranza.
Queste proposte non si limitano a riportare attenzione sui libri e sulla lettura, ma a restituire alla piazza un ruolo centrale nella vita della città, rendendola un luogo di incontro e bellezza per tutte e tutti. Perché una piazza viva e partecipata non è solo un patrimonio da ammirare, ma anche un cuore pulsante che unisce generazioni e prospettive diverse.
Scommettere sulla cultura come collante sociale non è solo un dovere morale, ma anche una strategia per costruire una città più inclusiva, capace di celebrare le sue tradizioni guardando al futuro. L’impegno di tutte e tutti sia rendere Piazza Anfiteatro (e altri spazi della città) un luogo dove le parole scritte, lette e raccontate possano tornare a vivere, trasformando una piazza storica in un ponte verso nuove storie da scrivere insieme.
Ilaria Vietina